Ad oggi, una sola donna italiana è riuscita a vincere un premio Nobel in ambito scientifico. Stiamo parlando di Rita Levi Montalcini, nata a Torino nel 1909 e deceduta a Roma nel 2012. Si è laureata nel 1936 in medicina presso l’Università di Torino e successivamente si specializza in psichiatria e neurologia, ma è costretta a emigrare in Belgio a causa delle leggi razziali. Quando i nazisti arrivano in Belgio decide di tornare a Torino dove continua a fare ricerca, allestendo un piccolo laboratorio casalingo in cui inizia a studiare il sistema nervoso degli embrioni di pollo.
Nel 1954 scopre il Nerve Growth Factor (NGF), una proteina che fa parte dello sviluppo del sistema nervoso. Da questa scoperta, nel 1986 Rita Levi Montalcini e il suo collaboratore Stanley Cohen vincono il premio Nobel. È anche grazie a questa scoperta che oggi conosciamo le neuroscienze che hanno come oggetto di studio il cervello dell’uomo e che hanno una fondamentale importanza nell’ambito delle Scienze Naturali. Intanto, nel 1962 a Roma, crea un centro di ricerca sull’NGF e nel 1998 fonda la sezione italiana della Green Cross International, oggi riconosciuta dalle Nazioni Unite.
Rita Levi Montalcini: coraggio e saggezza
Rita Levi Montalcini, grazie alla sua vita straordinaria, ci ha lasciato dei messaggi molto significativi e di immenso valore. I suoi messaggi sono volti a incentivare l’utilizzo del cervello e ossigenarlo sempre di più, ogni volta che se ne sente la necessità. Non a caso, è stata una delle più grandi scienziate italiane del secolo scorso, senatrice a vita dal 2001. È stata molto attiva anche in campo sociale ed è da sempre stata un esempio di grande coraggio e di immensa e grande forza di volontà. Ha sempre sottolineato il fatto di credere nei propri sogni e nei propri valori, oltre che l’importanza di non arrendersi mai di fronte a tutte le difficoltà della vita.
La sua figura oggi ha molto a che vedere con il coraggio. Durante le leggi razziali ha avuto il coraggio di andare via dal Belgio, intanto invaso dai nazisti, e continuare la sua ricerca sulla famosa proteina del sistema nervoso, che la porterà fino al Premio Nobel. Non aveva paura di esprimere il suo pensiero e di portare avanti i suoi ideali. Il suo essere una donna coraggiosa l’ha resa unica e ha sempre lottato per l’emancipazione femminile da una società tendente alla centralità della figura dell’uomo, inteso di sesso maschile.
Cosa ci dicono le sue perle
Sono numerosi gli aforismi per i quali Rita Levi Montalcini, ancora oggi, viene ricordata. Alcuni di questi hanno fatto la storia e sono diventati celebri, dei veri e propri motti o delle massime. I temi che la scienziata tocca con le sue parole sono molto eterogenei. Uno dei suoi temi preferiti è quello delle donne, del genere femminile. Evidenzia il coraggio delle donne e l’esigenza di vedere le loro figure nella centralità del mondo. Le chiama in causa per assumere un ruolo importante e decisivo in un pianeta governato da uomini.
Rita Levi Montalcini ha a cuore anche il concetto del tempo e dell’età, della vita. Sottolinea come esista una vera e propria disparità tra l’età anagrafica e quella mentale. Se il suo corpo non le permette di vedere bene e di sentire bene, la sua mente è ancora molto attiva e i suoi pensieri ancora molto vividi e chiari. La nota scienziata ci ha lasciato in eredità anche molti aforismi sui giovani. Spesso li ha vantati per le loro grandi capacità e abilità, ma poveri di cultura, quello che le ha permesso di diventare la donna straordinaria che è stata. Alcuni dei suoi aforismi li puoi leggere sul sito aforismimania.
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