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Pressatura tubi oleodinamici: come si esegue?

Pressatura tubi oleodinamici: come si esegue?

La pressatura dei tubi oleodinamici è un tipo di operazione che deve essere svolto da un team di esperti che si occupa di analizzare una serie di dettagli tali da garantire un risultato incredibilmente soddisfacente e totalmente privo di eventuali aspetti che possono causare delle potenziali complicanze nel breve o lungo periodo durante l’esecuzione di determinati lavori con gli impianti industriali.
Per questo è importante capire come questa operazione sia svolta, evitando quindi di affidarsi a figure che potrebbero essere poco professionali e che possono mettere a rischio la sicurezza all’interno di una determinata impresa.

Quanto è importante la pressatura dei tubi oleodinamici

Questa operazione assume una grande importanza all’interno di un’azienda, specialmente in quelle dove gli impianti industriali sfruttato la potenza sviluppata dagli oli quando questi vengono sottoposti a un’operazione di pressione e incremento della temperatura.

Se la pressione non viene svolta adeguatamente, infatti, il tubo che compone l’impianto e i suoi raccordi possono essere soggetti a determinati procedimenti di deterioramento che comportano una serie di potenziali complicanze nel breve o lungo periodo, quindi si rischia che tali strumenti possano essere causa del malfunzionamento dell’impianto con annesse conseguenze tutt’altro che positive che possono causare situazioni di pericolo per chi opera in una determinata industria.

I criteri di analisi da valutare per una buona pressatura

Quando si deve effettuare questa lavorazione, come ci spiegano i tecnici della Orn srl, azienda Torinese specializzata nella fornitura e assemblaggio dei tubi oleodinamici, è importante che gli addetti che devono svolgere tale operazione prendano in considerazione un insieme di caratteristiche che garantiscono una soluzione ottimale e totalmente priva di eventuali complicanze.
Il primo aspetto che deve essere necessariamente analizzato è rappresentato dal tipo d’impianto sul quale i tubi devono essere installati.
Questo, infatti, deve essere oggetto di un’accurata verifica proprio per capire quali siano i livelli di pressione raggiunti dallo stesso macchinario, con il fine di prevenire eventuali rottura del tubo oppure che questo non sia in grado di sostenere la forza esercitata dal liquido sotto pressione.

Ovviamente è importante analizzare anche la temperatura che viene raggiunta dal liquido durante la fase di esercizio: questo per evitare che un calore eccessivo possa essere sinonimo di deterioramento.
Per esempio un tubo che non raggiunge una tolleranza a determinate temperature potrebbe lentamente sciogliersi o comunque subire dei grossi danni nel momento in cui tale tipologia di strumento entra in contatto con un fluido incandescente.
Questo comporta quindi il blocco operativo del macchinario, che quindi potrebbe non essere in grado di offrire una prestazione ottimale e dunque impedire all’azienda di essere adeguatamente produttiva.
Altro aspetto chiave che occorre analizzare prima della pressatura è quella relativa alle vibrazioni prodotte dal macchinario durante la fase di lavorazione.
Ogni strumento industriale che sfrutta un principio oleodinamico potrebbe, infatti, essere soggetto a un leggero movimento durante la fase operativa, quindi è fondamentale sottoporre lo strumento anche a questo test per valutare effettivamente quali sono i movimenti che vengono effettuati dallo stesso durante la fase di lavorazione.

Inoltre la lavorazione richiede anche un’analisi della tipologia di fluido che viene utilizzato per rendere funzionante lo stesso strumento: questo proprio per evitare che il medesimo possa in qualche modo corrodere l’intero tubo, quindi renderlo poco utile ai fini della produttività aziendale, altro dettaglio importante che merita di essere analizzato.

Pertanto la pressatura, che deve rispettare la normativa SAE J927 (a questo link  si possono vedere i dati:  https://www.sae.org/standards/content/j927_201206), deve essere svolta analizzando tutti questi dettagli, evitando quindi che lo stesso tubo possa essere oggetto di un processo di deterioramento che causerebbe il blocco dell’intero impianto oppure altre situazioni tutt’altro che ottimali da fronteggiare.

Come viene svolta la pressatura dei tubi

Per quanto riguarda la pressatura vera e propria, questa viene svolta mediante l’impiego dell’apposito macchinario, che deve essere necessariamente sottoposto a una serie di controlli per garantire la scelta delle impostazioni adeguate che permettono la realizzazione di un raccordo che garantisce il corretto passaggio del fluido.
La macchina pressatrice permette quindi la deformazione dei tubi, ai quali viene unito un raccordo grazie al quale viene agevolato il passaggio del fluido che verrà utilizzato nell’impianto.
Tale operazione richiede ovviamente la massima attenzione dato che anche il minimo errore potrebbe comportare una deformazione tale da rendere inutilizzabile il tubo, quindi l’impianto potrebbe subire diversi blocchi che possono causare non poche difficoltà durante la fase di lavorazione.
Pertanto non occorre solamente analizzare l’impianto per stabilire quali sono i vari parametri fondamentali che garantiscono un corretto funzionamento dell’impianto, ma anche il macchinario che deve essere impiegato nello svolgimento di tale operazione.
Grazie a una scelta adeguata, infatti, sarà possibile identificare quale sia il migliore strumento possibile, dunque evitare che ci possano essere delle potenziali complicanze e quindi fare in modo che la lavorazione avviata possa essere ottimale.

La scelta degli esperti del settore

Per garantire un corretto funzionamento dell’impianto e prevenire a tutte queste potenziali situazioni di potersi palesare, occorre necessariamente rivolgersi a una ditta di esperti che svolge, in qualità di mansione principale, quella relativa alla pressatura dei tubi oleodinamici.
Bisogna sempre valutare come opera lo staff e soprattutto essere certi che il modo di procedere sia professionale e garantisce la migliore soluzione possibile, evitando anche in questo caso una serie di situazioni che possono essere tutt’altro che semplici da fronteggiare.
In questa circostanza, dunque, occorre valutare se lo staff riesce a offrire una prestazione perfettamente adeguata e allo stesso tempo che il modo di operare possa essere il migliore in quanto il tubo che deve essere pressato dovrà rispondere a determinati criteri proprio per evitare delle potenziali difficoltà in fase di lavorazione.

Grazie a questo insieme di caratteristiche, dunque, è possibile avere la certezza che l’impianto oleodinamico possa funzionare adeguatamente, quindi che si prevengano tutte quelle potenziali complicanze che possono essere spiacevoli da dover fronteggiare, perciò che si abbia sempre un impianto funzionante.
I tubi deformati dovranno rispondere a determinati criteri e ovviamente essere contraddistinti da una resistenza tale da garantire la massima operatività all’impianto, evitando che questo possa improvvisamente essere soggetto a dei blocchi che hanno delle ripercussioni sulla produttività, quindi che la possano rallentare o comunque creare situazioni che necessitano di tempo per essere risolte.