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Persone scomparse in Italia: quadro aggiornato al 2025

Il fenomeno delle persone scomparse in Italia nel 2025 si conferma una questione di grande rilevanza sociale, con numeri in crescita e un impatto profondo sulle famiglie e sulla società. L’analisi dei dati più recenti, le cause delle sparizioni, il ruolo delle istituzioni e delle tecnologie, e le strategie di prevenzione e ricerca delineano un quadro complesso e in continua evoluzione.

Dati aggiornati: numeri e tendenze

Nel 2023 sono state denunciate in Italia 29.315 scomparse, con un aumento del 20% rispetto all’anno precedente. Ogni giorno vengono segnalate circa 80 nuove sparizioni. Quasi la metà delle persone scomparse è stata ritrovata (14.158, pari al 48,3%), ma oltre 15.000 risultano ancora “missing”. Il dato più allarmante riguarda i minori: il 75% delle denunce (21.951 casi) riguarda ragazzi sotto i 18 anni, di cui ben 17.535 sono stranieri non accompagnati.

Nel primo semestre del 2024, secondo il Viminale, sono scomparsi 5.042 minori italiani (con 1.203 ancora da ritrovare) e 6.652 minori stranieri (con 3.437 ancora da ritrovare)2. Gli uomini rappresentano l’80% delle denunce, mentre i due terzi delle segnalazioni riguardano cittadini stranieri1.

Le regioni più colpite sono la Sicilia (6.883 denunce di stranieri scomparsi), la Campania (1.704) e la Lombardia (1.663). Per gli italiani, la Lombardia è la prima regione per numero di scomparsi (1.637), seguita da Campania (1.221) e Sicilia (1.020).

Cause delle sparizioni

Le motivazioni che portano alla scomparsa sono molteplici e spesso intrecciate:

  • Allontanamenti volontari: rappresentano la maggioranza dei casi, soprattutto tra i minori stranieri che si allontanano da istituti o comunità di accoglienza.
  • Disagi familiari e problemi psichici: frequenti tra adolescenti e adulti.
  • Incidenti, traffico di esseri umani, violenza domestica: cause più gravi e spesso legate a situazioni di vulnerabilità.
  • Patologie neurodegenerative: le persone anziane, in particolare quelle affette da Alzheimer, sono spesso coinvolte in casi di scomparsa.

Il ruolo delle istituzioni e delle strategie di ricerca

L’Italia dispone di una struttura istituzionale dedicata, guidata dal Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, che coordina le attività tra Prefetture, Ministero dell’Interno, Forze dell’Ordine e associazioni di volontariato4. Ogni Prefettura tiene un registro aggiornato dei casi e attiva le procedure di ricerca secondo il “Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse”.

Le strategie di ricerca includono:

  • Diffusione di bollettini di ricerca tramite il portale del Ministero dell’Interno e i media.
  • Sistema “Alert Scomparsi” per i casi di particolare urgenza.
  • Tecnologie avanzate: utilizzo di droni, geolocalizzazione, unità cinofile e software di mappatura per ottimizzare le ricerche.
  • Collaborazione internazionale: coinvolgimento di Interpol per i casi transfrontalieri.

La tempestività è cruciale: oltre il 70% delle persone ritrovate viene localizzato entro la prima settimana dalla denuncia.

Prevenzione e sensibilizzazione

Nel 2024 è stato siglato un Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione e il Commissario Straordinario per rafforzare la prevenzione, soprattutto tra i minori. Sono previste iniziative di sensibilizzazione nelle scuole, attività didattiche e formative, e percorsi informativi rivolti a studenti e docenti per aumentare la consapevolezza sui rischi dell’allontanamento e sulle procedure da seguire in caso di scomparsa.

Il ruolo delle associazioni e dei media

Associazioni come Penelope Italia e Telefono Azzurro collaborano attivamente con le autorità, offrendo supporto psicologico alle famiglie e promuovendo campagne di sensibilizzazione. I media, sia tradizionali che digitali come ad esempio giornali online, sono fondamentali nella diffusione tempestiva delle segnalazioni, specialmente nelle prime ore dalla scomparsa.

L’approccio multidisciplinare è sempre più centrale: psicologi specializzati supportano le famiglie e contribuiscono alle ricerche attraverso strumenti come l’autopsia psicologica, il criminal profiling e il missing profiling, che aiutano a comprendere il comportamento della persona scomparsa e a orientare le ricerche.

Il fenomeno delle persone scomparse in Italia nel 2025 richiede un approccio integrato, che unisca prevenzione, rapidità d’intervento, innovazione tecnologica e supporto psicologico. La collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini, insieme a un monitoraggio costante e all’uso di strumenti avanzati, è fondamentale per migliorare l’efficacia delle ricerche e offrire un sostegno concreto alle famiglie coinvolte.