Una definizione di “server dedicato”
Quando si parla di “server dedicato“, in ambito informatico, si fa riferimento a una tipologia di server al cui interno sono disponibili le risorse fisiche della macchina. Tale tipologia si distingue dal server virtuale per un aspetto ben specifico: se un modello virtuale si occupa di utilizzare una parte delle risorse per il funzionamento della tecnologia di virtualizzazione, il modello dedicato consente di impiegare tutta la potenza di calcolo disponibile, oltre all’intero spazio a disposizione e a tutte le potenzialità della RAM.
La scelta di un server dedicato andrà effettuata sulla base delle proprie esigenze. Si pensi, ad esempio, alla necessità di fare uso di un’ampia capacità della RAM, oltre alla possibilità di utilizzare un processore contraddistinto da una maggiore velocità: in frangenti simili, l’acquisto di un abbonamento server andrà completato ragionando sui costi e sui bisogni personali. In linea generale, il mercato offre server dedicati articolati per categorie. Questi si contraddistinguono per potenza, prestazioni e apparato tecnologico in dotazione, dimostrandosi adatti nei diversi contesti di riferimento. Detto ciò, procediamo con una descrizione generica delle caratteristiche di un server dedicato, esaminandone le diverse tipologie esistenti e soffermandoci sull’offerta di Aziende Italia.
Dai server di base ai modelli intermedi
Aziende Italia dispone di un catalogo di server articolato in tre categorie differenti (offerta di server dedicati al link https://www.aziendeitalia.com/datacenter/server-dedicati/). Ogni server presenta caratteristiche definite, in modo tale da rispondere a esigenze di varia natura. Partendo dai server Mini, questi ultimi portano in dotazione una notevole disponibilità in termini di storage. I server possono vantare sino a 2 TB di memoria, oltre a una RAM da 16 GB. Sono dotati di dischi SSD, e ciò li rende prestanti e veloci. Più in generale, i modelli Mini sono perfetti per l’hosting di server database e applicativi vari, specie se richiedenti una notevole rapidità di accesso ai dati.
Non meno interessanti sono i server appartenenti alla linea Entry. In questo caso, ci troviamo di fronte a modelli contraddistinti da prestazioni elevate: server simili riescono a garantire il lancio di un’ampia gamma di applicazioni web, senza trascurare la messaggistica e la posta. Ritroviamo nuovamente i 2 TB di storage, mentre la RAM raddoppia: gli utenti hanno a disposizione 32 GB per l’apertura delle applicazioni desiderate, potendo lavorare a gran velocità e senza il benché minimo timore che gli apparecchi possano rallentare poco a poco. Infine, da evidenziare la presenza di dischi SSD ad elevata velocità, in grado di lavorare efficacemente e garantire piena potenza in fase di utilizzo.
I server dedicati più potenti e il procedimento di virtualizzazione
Entrando nel merito dei server più prestanti, appartenenti alla serie Professional, questi si contraddistinguono per le grandi capacità di spazio disponibile. E non solo: in linea generale, i server in questione garantiscono prestazioni ancor più soddisfacenti. Il loro utilizzo diviene fondamentale in ambienti virtualizzati, nonché per scopi specifici relativi alla creazione di server per infrastrutture più complesse. Ciò è reso possibile dalla presenza di un doppio processore.
Server di questo tipo permettono di lanciare applicazioni in cui l’elaborazione, relativa al calcolo informatico, opera ad elevata densità; inoltre, le ampie capacità di storage giocano un ruolo fondamentale: a loro è deputata una grande possibilità di archiviazione. Va precisato, a dover di cronaca, che l’acquisto di un abbonamento può prevedere una personalizzazione sul piano della configurazione dei server stessi.
Infine, un ultimo appunto degno di nota. I server dedicati possono essere sottoposti al processo di virtualizzazione, in modo tale da permettere la creazione di un numero più elevato di macchine virtuali. In quest’ottica, i clienti dovrebbero considerare la possibilità di ricevere assistenza per la realizzazione di infrastrutture ad hoc, che consentano di automatizzare la gestione delle macchine virtuali. Il tutto è reso possibile da un sistema completo di API (Application Programming Interface), o da interfacce web per gli amministratori e gli utenti della piattaforma.
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