Quando si parla di bioedilizia, i primi pensieri riguardano l’impatto ecologico e tutti i risvolti pratici ed etici legati a questa filosofia. Già l’inizio della parola (Bio) è un indicazione abbastanza palese delle finalità che ci si prefigge. Purtroppo molti prodotti sul mercato nascondono, dietro questo termine, solo la scusa per alzare i prezzi.
In realtà, fare questo tipo di scelta per la propria casa, ha altri effetti vantaggiosi sulla vita di chi poi la va ad abitare. Prima di approfondire però, è bene comprendere cosa sia la bioedilizia. Con questo termine si definisce un modello di vita e di costruzione delle abitazioni che va a tutelare il più possibile l’ambiente.
A livello di pura costruzione dell’immobile, viene ridotto ai minimi termini l’impatto ambientale, partendo dalle tecniche utilizzate per erigere l’edificio fino ai materiali impiegati, passando per le emissioni legate al riscaldamento.
In questo articolo ci soffermeremo proprio sulla bioedilizia, elencando ed analizzando accuratamente quali sono i vantaggi concreti correlati alla stessa.
Bioedilizia? Una scelta etica e pratica
Questa filosofia di costruzione ha come principio fondamentale il rispetto dell’ambiente, facendo attenzione anche ai minimi dettagli. Per garantire quanto si prefigge come obiettivo, la bioedilizia ha molti benefici pratici a livello ecologico.
La riduzione di emissioni CO2, per esempio, è fondamentale. Sotto questo punto di vista, qualunque funzionalità domestica è finalizzata a ridurre (se non eliminare del tutto) le possibili dispersioni e comunque tutte le cause legate al riscaldamento e ad altre necessità dei nuclei familiari che abitano nella struttura.
In tal senso poi, la filosofia adottata va a limitare in ogni modo gli sprechi, siano essi di acqua o di energia. In un contesto planetario poi, ogni singolo dettaglio va curato per tutelare la biodiversità degli ecosistemi e per migliorare la qualità dell’aria.
Pur trattandosi di obiettivi ad ampio spettro, il dilagare dell’eco-design a livello planetario potrebbe portare vantaggi su vasta scala nel giro di pochi anni.
I benefici economici e sociali della bioedilizia
Altrettanto percepibili sono i ritorni economici legati a questo nuovo concetto di edilizia. Il primo chiaro indizio in tal senso è legato ai prefabbricati in legno.
Questa tipologia di abitazione infatti, rappresenta al meglio tutti i vantaggi legati alla bioedilizia, anche grazie a dei costi che possono risultare più bassi dei classici edifici in muratura. La nostra cultura occidentale non ha ancora assimilato le potenzialità di tali costruzioni, purtroppo molto ancorata al mattone e al cemento.
A differenza dell’America dove moltissime abitazioni, soprattutto nelle zone residenziali, sanno apprezzare le caratteristiche di isolamento termico e il piacere di dimorare in una casa costruita con un materiale totalmente naturale. Per avere un’idea più precisa a livello pratico, è possibile dare un’occhiata a questo articolo focalizzato su quanto costa costruire una casa in legno.
In fase di progettazione, va fatta particolare attenzione alla provenienza dei materiali, prediligendo quelli locali. Ogni singola operazione atta a realizzare un prefabbricato in legno dovrebbe coniugare sia rispetto dell’ecologia che riduzione dei costi. In questa ottica dunque, possiamo tranquillamente definire come “relativamente economica” una costruzione realizzata con queste linee guida.
Nonostante sia possibile agire con interventi correttivi a livello di ristrutturazione della casa, avere un’abitazione già preimpostata per dare spazio a direttive eco-sostenibili è un vantaggio non indifferente.
A tutto ciò vanno poi aggiunti dei veri e propri sostegni sociali, legati generalmente con lo stile di vita degli abitanti della casa in questione. Il comfort infatti, anche grazie a un ambiente già di per sé rilassante essendo esso stesso “vivo”, è generalmente maggiore rispetto agli edifici in cemento.
Proprio per questo motivo, materiali come legno o pietra, sono sempre più apprezzati non solo nelle case private, ma anche nelle strutture ricettive, che hanno riscoperto soluzioni vintage in grado di sposarsi perfettamente con la filosofia della bioedilizia.
Quali materiali sono utilizzati nella bioedilizia?
Abbiamo ampiamente parlato del legno ma, in questo ambito, non è l’unico materiale da considerare. Per esempio, il sughero rappresenta un’importante alternativa (anche se non è tra le più economiche) capace di offrire notevoli livelli di isolamento termico e acustico.
Una casa ad alto tasso green non può fare a meno anche del vetro cellulare, costituito da vetro riciclato poi compresso in pannelli. Al termine della lavorazione di tali pannelli, si ha a disposizione un materiale ignifugo e impermeabile di alta qualità.
La canapa, abbinata alla calce, permette di realizzare composti ideali come isolanti termici, rendendo l’abitazione particolarmente eco-friendly. Potrà stupire molti sapere che, questa tecnica, non è affatto il risultato di studi recenti, ma si è scoperto da poco che era già in uso per intonaci in India e che si sono preservati per oltre 1500 anni da agenti atmosferici, insetti e umidità (Grotte di Ellora) pertanto una garanzia di durata tangibile.
In questo senso, va considerato che esistono anche alcuni tipi di cemento da inglobare tra gli aderenti alla filosofia della bioedilizia. Sotto questo punto di vista, per esempio, sono sempre più apprezzati i cementi realizzati con componenti ecologici e rispettando le più moderne direttive antisismiche.
La ricerca, in tal senso, è in pieno svolgimento ed è probabile che nei prossimi anni sul mercato appariranno nuovi materiali ad impatto ambientale pressoché nullo.
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